BREVE STORIA
DELLA RADIOTERAPIA
La scoperta della radioattività e delle radiazioni ha aperto la strada a nuovi ed efficaci trattamenti contro il cancro che ancora oggi comportano un netto miglioramento delle cure oncologiche per migliaia di persone.
Nel 1903, Marie Curie ha condiviso il suo primo premio Nobel per la fisica con il marito Pierre e il suo collega Henri Becquerel per la scoperta del radio. È stata poi insignita del Premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del polonio, dal nome della sua patria, la Polonia, nel 1911
L'uso dei raggi X e del radio come trattamento contro il cancro, come un modo per sterilizzare attrezzature e ferite negli ospedali in zone di guerra o per visualizzare frammenti di bombe per la rimozione chirurgica con unità mobili a raggi X, sono solo alcuni dei suoi eccezionali risultati. Il suo forte impegno nel campo medico ha fornito la base per molte scoperte e sviluppi successivi.

Da queste scoperte nasce appunto la radioterapia oncologica che è la disciplina che utilizza le radiazioni per curare principalmente le patologie tumorali. Le radiazioni sono un’energia fisica in grado di danneggiare le cellule malate come un farmaco antitumorale “selettivo”; le cellule, colpite e danneggiate, vengono successivamente distrutte ed eliminate dall’organismo. Queste radiazioni vengono indirizzate solo nella parte del corpo da trattare perciò costituiscono una terapia locale.