A COSA SERVE
LA RADIOTERAPIA
Oggi la radioterapia è un trattamento per il cancro sicuro e altamente efficace, che utilizza radiazioni ionizzanti, prevalentemente raggi X ad alta energia.
La radioterapia consente agli specialisti di trattare con precisione e distruggere le cellule tumorali fornendo la dose più appropriata ed efficace possibile. In particolare, la moderna radioterapia può erogare la dose in maniera precisa ricreando la forma del tumore che ha come bersaglio. I continui progressi in radioterapia hanno portato alla riduzione del tempo di trattamento, per esempio per un tumore alla prostata o alla mammella questo risulta dimezzato [1,2], questo permette di trattare più pazienti in una giornata aumentando gli accessi al trattamento e riducendo le liste d’attesa.
Quando un paziente è sottoposto a radioterapia non vede e non sente niente di particolare, soprattutto non è una terapia dolorosa e non è invasiva. Infatti, molti pazienti possono lavorare e svolgere una normale attività quotidiana durante il trattamento.
La radioterapia è raccomandata come parte del trattamento per oltre il 50% dei malati di cancro [3,4]. Può essere utilizzata da sola, per integrare o potenziare gli effetti di altri trattamenti, ad esempio per ridurre o controllare un cancro prima e dopo l'intervento chirurgico oppure essere associata alla chemioterapia [5,6].
La radioterapia, quindi, può avere vari scopi:
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radicale di guarigione del tumore primitivo.
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adiuvante in genere dopo la chirurgia per ridurre il rischio di recidive locali o locoregionali.
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palliativo quando viene utilizzata per migliorare in parte la prognosi della malattia senza arrivare alla guarigione (dal latino “pallium” che significa mantello, avvolgere il paziente, prendersi cura e alleviare la sofferenza dovuta ad una malattia non guaribile).
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sintomatico per migliorare alcuni sintomi importanti ad esempio il dolore o un sanguinamento, una difficoltà a respirare o deglutire causati dal tumore e di conseguenza la qualità di vita del paziente.
Riferimenti bibliografici
1. Owen JR, Ashton A, Bliss JM, et al. 2006. Effect of radiotherapy fraction size on tumour control in patients with early-stage breast cancer after local tumour excision: long-term results of a randomised trial. Lancet Oncol 7(6): 467-71
2.Haviland JS, Owen JR, Dewar JA, et al. 2013. The UK Standardisation of Breast Radiotherapy (START) trials of radiotherapy hypofractionation for treatment of early breast cancer: 10-year follow-up results of two randomised controlled trials. Lancet Oncol 14(11): 1086-94
3.Borras JM, Lievens Y, Dunscombe P, et al. 2015. The optimal utilization proportion of external beam radiotherapy in European countries: An ESTRO-HERO analysis. Radiother Oncol 116(1): 38-44
4.Borras JM, Barton M, Grau C, et al. 2015. The impact of cancer incidence and stage on optimal utilization of radiotherapy: Methodology of a population-based analysis by the ESTRO-HERO project. Radiother Oncol 116(1): 45-50
5.Atun R, Jaffray DA, Barton MB, et al. 2015. Expanding global access to radiotherapy. Lancet Oncol 16(10): 1153-86
6.Thompson MK, Poortmans P, Chalmers AJ, et al. 2018. Practice-changing radiation therapy trials for the treatment of cancer: where are we 150 years after the birth of Marie Curie? Br JCancer 119(4): 389-407