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GESTIONE
DELLA TOSSICITÀ
GENITALE FEMMINILE

Quali sono i disturbi della sfera genitale correlati alla brachiterapia?

 

Il trattamento brachiterapico a livello vaginale può causare disturbi locali dovuti ad una infiammazione della mucosa: bruciore, dolore, secchezza e stenosi vaginale.

Potrebb dunque capitare che, in corso di trattamento o nei giorni successivi, possa insorgere dolore, generalmente di tipo urente localizzato, dovuto all’infiammazione.

Tale disturbo generalmente è transitorio e per prevenire/ridurre la sua incidenza le verrà suggerita l’applicazione locale di ovuli, gel lubrificanti e/o creme vaginali.

Con il passare del tempo, a distanza di settimane o mesi dal termine del trattamento brachiterapico, la mucosa vaginale potrebbe diventare più fragile, meno elastica, atrofica; clinicamente potrebbero manifestarsi secchezza vaginale, rigidità, restringimento o stenosi vaginale dovuta alla produzione di tessuto cicatriziale. In molti casi questo potrebbe causare disturbi durante i rapporti sessuali, rendendoli dolorosi e talvolta non possibili. Prevenire e/o ridurre questa tossicità mantenendo elastica e pervia la cavità vaginale è importante per mantenere alta la qualità di vita, rendendo possibili i rapporti sessuali e allo stesso tempo risulta fondamentale per l’esecuzione delle future visite ginecologiche di controllo.

Per evitare che la vagina possa restringersi o diventare stenotica dovrà seguire le raccomandazioni che le verranno proposte dal medico radioterapista oncologo.

Posso avere rapporti sessuali dopo la brachiterapia?

 

Generalmente i rapporti con penetrazione sono sconsigliati durante il trattamento brachiterapico e nelle primissime settimane dopo il termine dello stesso, al solo scopo di evitare un ulteriore stress meccanico e consentire dunque una più rapida regressione dell’infiammazione locale.
Dopo 2-3 settimane dalla fine del trattamento, invece, è consigliabile (anzi fortemente raccomandato) riprendere i rapporti od eventualmente usare i dilatatori vaginali, per consentire alla vagina di mantenere un buon grado di elasticità prima che subentrino i processi cicatriziali che la renderebbero più rigida e meno estensibile.

La ripresa dei rapporti sessuali potrebbe essere gravata da disconfort, dolore o piccole perdite ematiche dovuti a:

  • SECCHEZZA VAGINALE: legata all’atrofia della mucosa radiotrattata. Una volta insorta è possibile attenuarla mediante l’utilizzo di appositi gel/creme lubrificanti e/o ovuli vaginali che verranno consigliati dal medico radioterapista oncologo. I lubrificanti potranno essere utilizzati prima dei rapporti con lo scopo di ridurre il disagio alla penetrazione.

  • STENOSI VAGINALE: la fibrosi generata dal trattamento radiante può causare un restringimento e/o accorciamento della cavità vaginale con difficoltà durante la penetrazione che potrebbe risultare dolorosa.  Per prevenire e limitare l’insorgenza della stenosi vaginale è importante non ritardare troppo la ripresa dell’attività sessuale dopo il termine delle procedure brachiterapiche.

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Quali sono gli strumenti utili nel recupero della tossicità vaginale dopo brachiterapia? 

DILATATORI VAGINALI

Si tratta di dispositivi di forma cilindrica con lunghezza e diametro variabile, generalmente in materiale plastico. Possono risultare utili in particolare alle pazienti sottoposte a brachiterapia ginecologica che ritardano la ripresa dei rapporti sessuali.  Essi consentono di dilatare gradualmente la vagina evitandone l’accorciamento e la stenosi e mantenendone l’elasticità; il loro utilizzo deve avvenire solo previa prescrizione del radioterapista oncologo o dal ginecologo.

Si consiglia di iniziare dal dispositivo di diametro minore e proseguire con diametri crescenti, mantendo il dilatatore inserito per tempi progressivamente più lunghi (da pochi minuti fino ad arrivare ad alcune ore). È meglio esercitarsi poco e spesso.

Per posizionarlo è consigliato applicare del gel lubrificante all’estremità prima di introdurlo, assumere una posizione confortevole ed inserirlo lentamente fino a dove scorre, senza forzature. L'obiettivo è progredire lentamente e costantemente, trovandosi a proprio agio prima di andare avanti. Sarà necessario, quindi, prendersi il proprio tempo ed essere rilassati per poter realizzare questo processo.

Si potrà riscontrare, in particolare dopo i primi utilizzi, la comparsa di perdite di sangue; questo è dovuto alla superficializzazione dei capillari, che può facilitare l’insorgenza di piccoli sanguinamenti.

In caso di perdite ematiche abbondanti o difficoltà nell’inserimento, non esiti a contattare il suo oncologo radioterapista di riferimento.

GEL LUBRIFICANTI

Questi gel sono un grande aiuto per la ripresa dei rapporti sessuali dopo la brachiterapia in quanto:

  • Rendono la penetrazione meno traumatica per le mucose grazie all’effetto lubrificante;

  • Ovviano all’eventuale problema della secchezza vaginale;

  • Concorrono ad idratare la mucosa.

In caso di dolore vaginale durante la penetrazione è consigliabile utilizzare gel/creme lubrificanti con anestetici topici (es. Lidocaina) al loro interno.

OVULI VAGINALI

Gli ovuli vaginali possono essere prescritti durante e/o dopo il trattamento: sono importanti nel mantenimento del trofismo mucoso, della flora batterica vaginale e della riparazione della mucosa. Generalmente questi contengono al loro interno acido ialuronico, probiotici vaginali ed altri principi attivi (es. Vit. E) che insieme concorrono ad accelerare il recupero post-trattamento.

Si consiglia comunque di seguire le indicazioni del medico radioterapista oncologo del proprio centro di riferimento.

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