La diagnosi di un tumore può avere un effetto dirompente sulla vita di una persona e quando questa è coinvolta in una relazione affettiva stabile, il carico di emozioni e problemi causati dalla malattia si riversa anche sulla compagna o sul compagno di vita. Affrontare il cancro diventa, quindi, una sfida di coppia.
Diversi studi evidenziano come i partner dei pazienti oncologici sperimentino emozioni simili alle loro di fronte alla diagnosi, tra cui shock, ansia, depressione, paura, incertezza e diniego. Il caregiver, inoltre, riveste il ruolo di principale fornitore di supporto emotivo e materiale. Le principali problematiche riportate dai coniugi sono: ansia, insicurezza, paura della malattia e della morte, aumentate richieste di vita quotidiana. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Palermo ha pubblicato, sulla rivista Oncology, uno studio che dimostra che alcune variabili psicologiche come la depressione e un attaccamento di tipo ansioso o evitante tra i partner influenzano negativamente la capacità di adattamento. “La relazione della coppia può essere condizionata da vari fattori, come la gravità del tumore, la presenza o meno di problemi coniugali, il significato che il paziente e il coniuge danno alla malattia, ma anche dal tipo di attaccamento tra i coniugi, che può determinare il benessere e la soddisfazione nella vita della coppia” scrivono gli autori dell’articolo. “Ogni coppia può reagire al cancro in modo differente: alcune sono capaci di adattarsi all’impatto emozionale della diagnosi e alle implicazioni del trattamento, mentre altre sviluppano un alto livello di stress che le porta a reagire in modo inadeguato. Questo può causare continui conflitti e incomprensioni, allontanando emotivamente i partner e, nei casi più critici, inducendoli alla separazione”.
La malattia, dunque, può portare alla luce problemi già esistenti da tempo, ma rimasti sopiti per anni. Dire la cosa giusta al momento giusto può essere particolarmente arduo. A volte, con l’intenzione di non creare situazioni stressanti, semplicemente si smette di parlare. Senza contare che il cancro ostacola anche la comunicazione non verbale, interferendo con la vita sessuale.
Un aspetto critico su cui è importante che la coppia lavori è quello della comunicazione e spesso può essere d’aiuto rivolgersi allo psicologo o allo psiconcologo per una valutazione psicologica, con la possibilità di effettuare interventi anche di coppia. È possibile richiedere anche un consulto sessuologico che può favorire il recupero dell’intimità. Le coppie che riescono ad adattarsi ai cambiamenti generalmente escono dalla malattia più coese e solide.
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