L’impatto del tumore, come prevedibile, incide non solo sulla vita del malato: chi si prende cura di lui viene messo a dura prova dal punto di vista psicologico. L’assistenza ai pazienti oncologici comporta infatti nei familiari lo sviluppo di elevati livelli di stress, che concorrono all’insorgenza e al mantenimento di disturbi che possono mettere a repentaglio la salute. Secondo un recente studio dell’Università di Bologna e della Fondazione ANT Italia Onlus, il livello di pensieri negativi risulta essere molto elevato nei caregiver. Ma soprattutto l’indagine ha evidenziato risultati significativi in merito alla relazione tra il disagio psicologico e i sintomi somatici dei familiari. Il grado di rimuginìo negativo risulta infatti un predittore potente e solido di sintomatologia fisica, ma anche di depressione. La tendenza a rimuginare risulta dunque una variabile determinante rispetto alla salute delle persone che si trovano ad affrontare il difficile compito di assistere un familiare malato di tumore. Secondo i ricercatori, influendo negativamente sulle condizioni psicofisiche del caregiver, la mole di pensieri negativi può rendere ancora più difficile il già arduo compito di assistenza. Risulta quindi fondamentale avvalersi dell’aiuto di un professionista per una valutazione psicologica delle proprie difficoltà del momento, così da prendersi cura di se stessi. Parallelamente, è possibile iniziare ad usare delle strategie che possono essere utili per contrastare l’umore basso e i pensieri negativi che assalgono la mente.
Puoi trovare questi strumenti nelle sezioni “Strategie per il benessere” e “Mindfulness & Tecniche di rilassamento”.
Bibliografia: https://apc.it/disturbi/adulto/depressione/depressione-cause-sintomi-cura/ https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=7581