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L'ALIMENTAZIONE NEL PAZIENTE ONCOLOGICO

Aggiornamento: 15 gen


La presenza di neoplasia e la tossicità indotta dai trattamenti antineoplastici possono portare a conseguenze negative sullo stato nutrizionale del paziente. Pertanto è fondamentale mantenere uno stile di vita salutare basato sulle buone abitudini: esercizio fisico, astensione dal fumo, corretta idratazione e alimentazione, ed un’adeguata quantità di riposo.

La perdita di peso può essere un effetto collaterale dei trattamenti, in quanto si possono manifestare disturbi che rendono difficile l’alimentazione come: inappetenza, alterazioni del gusto (disgeusia), nausea e vomito, secchezza della bocca (xerostomia), difficoltà di masticazione, difficoltà di deglutizione per cibi solidi o liquidi, diarrea e stipsi. Tali disagi, d’intensità variabile, possono comparire già nelle prime fasi della terapia, possono essere temporanei ma comunque possono compromettere un corretto apporto nutrizionale.

Pertanto, si consiglia di seguire un’alimentazione varia e ben bilanciata partendo dalla colazione, fondamentale, poiché interrompe il digiuno notturno e spesso rappresenta il momento in cui si è più predisposti a mangiare.

Si consiglia di frazionare l’alimentazione con spuntini come yogurt, frutta fresca ecc..

I pasti principali devono contenere tutti i principi nutritivi (carboidrati, proteine e grassi) ed un’adeguata quantità di verdura e frutta di stagione.

Come fonte di carboidrati preferire quelli a lento assorbimento derivati da cereali o simil-cereali come grano, farro, orzo, quinoa, grano saraceno, amaranto, riso, mais; una, due volte a settimana possono essere utilizzate, come fonte alternativa di carboidrati, le patate.

La fonte proteica dovrebbe essere variata il più possibile alternando proteine animali (come la carne, il pesce, le uova e i formaggi) e vegetali (legumi). Preferire pesce, carni bianche e legumi, limitando le carni rosse e quelle trasformate e conservate.

I grassi dovrebbero provenire preferibilmente da prodotti di origine vegetale, privilegiando per il condimento l’olio d’oliva extra vergine e facendo attenzione al consumo di grassi saturi provenienti da grasso di origine animale ed evitando l’uso di acidi grassi trans. 

Vegetali, ortaggi e frutta, oltre ad essere un’importante fonte di vitamine e sali minerali, sono ricche di fitocomposti protettivi presenti in contenuto e tipologia variabile in base al colore; pertanto si consiglia di alternare le varie tipologie nell’arco della settimana.

Per preservare i nutrienti contenuti nelle verdure è preferibile cuocerle in poca acqua o a vapore o  con tecniche a bassa temperatura (come ad esempio la cottura sottovuoto).

Si consiglia di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Una giusta idratazione è fondamentale per ridurre il rischio di disidratazione e limitare gli effetti collaterali legati ai farmaci chemioterapici.

Un  aspetto da non sottovalutare per uno stile di vita salutare è l’esercizio fisico, infatti una regolare attività fisica è importante anche durante la terapia oncologica.

Molti pazienti dopo la terapia o dopo un’operazione si sentono stanchi e apatici e molto spesso tendono a tralasciare anche le normali attività quotidiane, ciò comporta una perdita di muscolatura che aggrava ancor di più la sensazione di debolezza. Si consiglia di eseguire delle sequenze di esercizi fisici preordinati in modo tale da interrompere questo meccanismo e potenziare la resistenza e/o la capacità fisica allo sforzo. La tipologia dell’ attività fisica deve essere scelta in base alle condizioni cliniche del paziente ed alla tipologia di neoplasia, comunque ove possibile preferire attività all’aperto  come passeggiate.








I suggerimenti possono dare risultati variabili a seconda della malattia tumorale e del relativo trattamento seguito dal paziente.




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