Tra le sintomatologie maggiormente invalidanti e quelle percepite come più disturbanti nel paziente oncologico abbiamo senza dubbio la difficoltà nel respiro.
La difficoltà a respirare provoca disagio, e può incutere paura. Può manifestarsi gradualmente o insorgere all’improvviso e variare in intensità e frequenza.
Può dipendere da varie cause, per esempio:
Ostruzione vie respiratorie
Accumulo liquidi nei polmoni o in addome
Anemia
Fumo
Debolezza muscolare
Stress
COSA SI PUO’ FARE PER MIGLIORARE LA RESPIRAZIONE?
La mancanza di respiro può essere alleviata adottando alcuni semplici provvedimenti:
Dormire con cuscini sotto la testa in modo da tenerla sollevata.
Esercizi di respirazione e rilassamento
Tecniche di gestione dello stress
Se la mancanza di respiro è intensa e persistente, è opportuno parlarne con il proprio oncologo perché potrebbero essere necessarie misure più dirette.
Infatti, a seconda della causa sottostante, potrebbe essere necessaria una terapia medica, esempio inalatoria, diuretica o l’apporto di ossigeno, oppure un intervento specifico come il posizionamento di uno stent o una toracentesi (rimozione del liquido dalla pleura). A seconda delle tue condizioni e delle tue esigenze, il medico ti consiglierà il dispositivo più adatto al tuo caso.
La presenza dell’affanno potrebbe interferire con il normale svolgimento delle attività quotidiane.
I seguenti consigli potrebbero aiutarti:
Restare seduto nello svolgimento delle attività quotidiane;
Programmare in anticipo le attività da svolgere per non sprecare energie
Concedersi delle pause ogni volta che si avverte stanchezza
Sollevare il meno possibile oggetti pesanti
Fare in modo che il letto, le sedie e il wc abbiano un’altezza adeguata affinché sedersi e alzarsi non diventi difficile
Tenere gli oggetti che si usano più spesso su scaffali all’altezza della vita per evitare di piegarsi o allungarsi.